Prima di Natale con Catta abbiamo fatto due salite di misto.

Il 20 siamo in Marmolada con l’idea di salire una via nuova ed effimera di ghiaccio, ma il primo tiro, da proteggere con fix, sarebbe andato ad intersecare una via di roccia, e salire con picche e ramponi con il rischio di rovinare il lavoro di qualcun’altro non aveva senso, allora rimesso il trapano in zaino risaliamo con la funivia alla stazione del Serauta e giù con gli sci fino alla base del canale di Trei Magi, una goulotte sulla parete nord del Serauta, un ottimo piano B visto che entrambi non l’abbiamo ancora salita.

La via è lunga 400mt e presenta molte sezioni di misto rispetto alla relazione che si può trovare su ghiaccio verticale, se affrontata con poca neve come quest’anno. Saliamo fino in cima alla goulotte tra ghiaccio sottile e misto veramente divertente anche se la roccia non è delle migliori, con la sorpresa di trovare la candela a metà ben formata, il primo tiro di ghiaccio verticale di quest’anno :-). Dalla cima della Goulotte attrezziamo la discesa in doppia sistemando le vecchie soste e allestendo le mancanti, solo il tratto di 120m di canale a 60° lo percorriamo in discesa slegati.

 

Il 23 dicembre invece andiamo a fare una sgambata sul Cristallo, salendo da nord per l’Innerkofler e scendendo da sud per la via normale. Quest’anno le condizioni sono più autunnali che invernali, perciò decidiamo di salire dal passo Tre croci fino al passo del Cristallo, 1000mt di dislivello, per poi ridiscendere su quel che resta del ghiacciaio del cristallo – piccolo ma ancora con qualche crepaccio a cui prestare attenzione-. Più conveniente che risalire tutta la val fonda per arrivare alla base dell’Innerkofler.

A fine dicembre una grossa frana si è staccata dalle pendici meridionali del Cristallo, e durante la salita al passo del Cristallo a circa 2400mt si è obbligati ad attraversare il ghiaione, dove la frana scarica il materiale. Non appena il sole scala la parete tutto il materiale della frana inizia a muoversi, per cui passare questo tratto richiede molta attenzione per evitare di essere colpiti da qualche pietra. A parte quest’insidia la salita è divertente e sia arriva alla base delle difficoltà senza problemi. La sorpresa è che l’innevamento sopra i 3000mt è abbondante, e pure la goulotte che chiude il canale è ghiacciata, condizione rara, ma auspicabile, visto che questo evita di dover fare il giro per la ostica parete che sta a destra della goulotte.

Arrivare in cima al Cristallo è sempre stupendo, il punto più panoramico delle cime che circondano la conca Ampezzana. Da qui la discesa per la normale è semplice e nella prima parte lungo la cresta è spettacolare. Poi la via si sposta sulla parete sud e diventa un po’ noiosa con qualche corda doppia – ne abbiamo fatte 5 – e numerose cenge.

Nel complesso un giro di ampio respiro anche se abbastanza impegnativo con suoi 1700mt di dislivello, noi ci abbiamo messo poco più di 7 ore da macchina a macchina.