L’inverno meno nevoso per le Dolomiti a memoria d’uomo si è concluso, la voglia di sciare quest’anno non è mai stata alle stelle complice la poca neve. Però con la fine della stagione mi viene l’ansia di fare l’ultima sciata allora penso alla vicina e più nevosa Austria.

Il Grossglockner è in buone condizioni ed ha pure il fascino di essere la cima più alta del paese transalpino. Per fortuna Cristiano ha due giorni liberi che coincidono con due belle giornate di sole, così l’appuntamento è ad Auronzo all’ora di pranzo di venerdì 21 aprile.

Da Auronzo ci dirigiamo a Lienz, dove alla prima rotatoria svoltiamo a sinistra verso Huben (B108), ignorando l’indicazione per Grossglockner. Circa 20km dopo giriamo a destra direzione Kals am Grossglockner, e giunti a Unterburg di nuovo a destra – indicazione Lucknerhaus. In un paio d’ore da Auronzo, arriviamo a Lucknerhaus, 1920m, alla fine della strada. Da qui inizia una sterrata che risale la destra orografica della valle, la percorriamo sci in spalla ma solo per 20min dopodichè si passa sulla sinistra orografica e inizia la neve, calaziamo gli sci, e saliamo sempre lungo il precorso della sterrata passando per Lucknerhutte 2241m, dove si riattraversa il torrente e si torna sulla destra orografica della valle che si risale fino alla sella sulla cresta alla nostra sinistra dove è situato il rifugio Stüdlhütte 2802m.

Tramonto sulla terrazza del Studlhutte
Tramonto sulla terrazza del Studlhutte
Una parola va spesa per il rifugio:  ottimo servizio, wifi per i clienti, acqua potabile e cibo di qualità, cena a buffet e colazione degna di un buon albergo con tanto di macedonia e affettati (dalle 5:00 alle 7:00). Iniziare la giornata con una bella colazione mette subito di buon umore.

La mattina la sveglia suona alle 4:50 e alle 5:40 siamo fuori dal rifugio.  

Alba sul ghiacciaio
Alba sul ghiacciaio
Da rifugio rimessi gli sci, si fa un diagonale verso destra e si riprende a salire il vallone puntando alla piramide del Grossglocner. Si entra nel ghiacciaio Konidtzkees poco crepacciato, e comunque ora completamente coperto dalla neve.  Lo risaliamo fino al suo margine destro da dove, levati gli sci e calzati i ramponi, si prende la cresta attrezzata che porta al rifugio Erz.Johann-Hutte 3451m (chiuso in questa stagione). 

Da qui in avanti il vento sarà il nostro compagno, a tratti così forte da rischiare di farci perdere l’equilibrio.

Dopo il rifugio la cresta si fa ampia e pianeggiante, portiamo gli sci ancora in spalla, per lasciarli alla fine del pianoro, dove ci si sposta sul versante est, per risalire la parte superiore del ghiacciaio Kleinglocknerkees, che purtroppo ora è scoperto e lascia affiorare ampi tratti di ghiaccio blu. Mano a mano che si sale,  il ghiacciaio resta sempre più chiuso tra le rocce fino a diventare un ripido canalino che sbuca nuovamente in cresta a circa 3700m. Da qui si segue la cresta, sempre ben attrezzata con numerosi fittoni, si passa per l’anticma – Kleineglockner- e per la forcella dove esce il canale Pallavicini, che sale ripido dal versante nord. Infine l’ultimo risalto porta alla vetta più alta d’Austria 3798m

Cristiano sulla cresta
Cristiano sulla cresta

Summit 3798m
Summit 3798
In discesa si segue lo stesso itinerario, ripercorrendo a ritroso la cresta e tornando al pianoro prima della piramide finale. Qui ripresi gli sci rientriamo direttamente nel ghiacciaio sottostante – senza passare per il rifugio Erzherzoh-Johann – dove ci ricongiungiamo con l’itinerario di salita.

Concludiamo l’avventura con un panino e una birra a Lucknerhaus.