Ogni scialpinista che si cimenta in questa stupenda disciplina sulle dolomiti sogna di realizzare il Trittico di Pelmo, Civetta e Antelao. A parer mio l’Antelao delle tre è la più estetica, forse per questo ormai sono già salito una decina di volte su questa cima, lungo suoi itinerari invernali (Via Normale, canale Menini, variante Arnaldi e canale Oppel).
Via Normale
L’itinerario più semplice per arrivare ai 3264m della cima. Una salita mai banale, ma nemmeno estrema.
Dislivello: 1700m
Difficoltà: OSA S4
Partenza: Rifugio Scotter 1560m (attenzione informarsi se la strada per il rifugio è aperta)
Esposizione: Nord (ovest fino a forcella Piccola)
Periodo: Aprile-Maggio
Materiale: Normale dotazione da scialpismo, piccozza, ramponi, eventualmente corda e imbrago per il tratto in cresta. Arva, pala, sonda.
Descrizione: Dal Parcheggio del rifugio Scotter 1580m seguiamo la strada che prosegue verso il rifugio San Marco, dopo poco la stessa fa un tornante verso destra qui si stacca il sentiero CAI 229 che seguiamo per un centinaio di metri, appena possibile entriamo nel canale detritico a destra (faccia a monte) dopo poco generalmente si possono calzare gli sci seguendo la lingua di una valanga ricorrente (negli anni ho sempre trovato neve nel canale nel periodo tra aprile e maggio). Il canale si fa via via più ampio, si risale fino a 2130m dove si taglia decisamente a destra cambiando versante (spesso sul costone rivolto a meridione bisogna levare gli sci, solitamente è evidente la traccia del sentiero CAI 227) e abbassandosi di qualche metro per raggiungere forcella Piccola 2120m. Da qui si piega decisamente a Sud per entrare nell’evidente catino nevoso che conduce con pendenza crescente sotto le Laste. Lo si risale puntando a destra ad un ripido pendio inclinato che si segue verso sinistra fino ad entrare nella parte superiore del canale Lindemann che si asseconda fino ad una forcelletta, da qui un gradino sulla sinistra permette di montare sulle grandiose Laste (negli anni con abbondante copertura nevosa si può risalire l’intero canale Lindemann che altrimenti nella parte passe è interrotto da un masso che blocca il passaggio). Si risalgono le Laste su pendenza attorno ai 35° leggermente superiore nell’ultimo tratto; a metà circa è ora necessario aggirare sulla sinistra (nei pressi della cresta Est)un gradino che si è formato con la grande frana del 2014. Al culmine delle Laste si perviene ad una torre nei pressi della zona dove sorgeva il bivacco Cosi (anch’esso scomparso con la frana del 2014). Qui termina la parte sciistica. Lasciati gli sci e calzati i ramponi se segue la cresta che con percorso aereo e qualche passaggio su facili boccette conduce alla cima. Segendo fedelmente la cresta si superata la prima torre, poi si attraversa la forcelletta dove termina il Canale Oppel, si risale il ripido pendio che conduce all’anticipa e da qui ci si abbassa leggermente sul versante Orientale e si risale alla cima vera e propria. In discesa si segue fedelmente il percorso di salita.
Canale Menini con variante Arnaldi
Questo itinerario unisce sci ripido, alpinismo e un’ambiente stupendo, rendendolo a mio avviso una della gite Scialpinistiche più belle delle dolomiti.
Dislivello: 1850m
Difficoltà: OSA S5
Partenza: Capanna degli Alpini 1400m (Val d’Oten Esposizione: Nord-est (Est fino al Rifugio Galassi)
Periodo: Aprile-Maggio
Materiale: Normale dotazione da scialpismo, piccozza, ramponi, eventualmente corda e imbrago e qualche vite da ghiaccio per il tratto alpinistico . Arva, pala, sonda.
Descrizione: Giunti in auto a Capanna degli Alpini (attenzione verificare l’agibilità della strada sterrata che percorre la val d’Oten spesso ad inizio stagione richiede l’uso di un fuoristrada) si segue il sentiero CAI 255 che porta al rifugio Galassi 2018m (1h e mezza circa). Il rifugio Galassi è anche raggiungibile partendo dal Rif. Scotter passando per forcella Piccola e abbandosi un centinaio di metri circa nella val d’Oten, si può sfruttare il ricovero invernale del rifugio con 8 posti letto, per dividere la salita in due giorni. Da capanna degli Alpini se si vuole salire l’itinerario in giornata si può risalire direttamente una lingua di valanga che scende sulla sinistra dalla valle delle Giazere che porta proprio sotto la verticale del canale Oppel e dell’Arnaldi che si sfrutterà in discesa.
Dal rifugio Galassi si segue a grandi linee il sentiero 250 in direzione Sud aggirando lo sperone roccioso che incombe sul rifugio, entrando nel vallone delle Giazere, qui puntiamo all’evidente scivolo che scende da forcella Menini, la variante Arnaldi, lasciando sulla destra il conoide alla basa del Canalone Oppel. Superiamo il crepaccio terminale del ghiacciaio inferiore e risaliamo l’intero Canale Arnaldi su pendenze elevate (50°/55°) generalmente sul suo lato destro per piegare a sinistra in prossimità della forcelletta che permette di entrare nel canale Menini vero e proprio, più ampio e meno pendente. Si risale per altri 300m fino a giungere ad un’insellatura (forcella Menini circa 3100m) dove termina la gita sciistica. Se invece si vuole arrivare in cima, bisognerà affrontare un divertente percorso alpinistico con passaggi di misto: appena sotto la forcella saliamo sulla destra una rampa canale che dopo 60m circa presenta un passaggio più ripido spesso ghiacciato, superatolo si prosegue verso sinistra, e con percorso logico con tratti di misto alternati a piccoli fazzoletti di neve si giunge in cresta pochi metri sotto la cima.
Dalla cima si può scegliere se scendere per le Laste e quindi proseguire per la cresta in direzione Nord, oppure ritornare lungo l’itinerario della salita. Con nevi abbondanti si può scegliere se scendere la variante Arnaldi 50°/55° oppure percorre il canale Menini per intero. Attenzione: lo sbocco del canale Menini sul Ghiacciaio Superiore ormai non è più collegato, è quindi necessario effettuare una corda doppia di 30m; sulla sinistra faccia a valle è presente un ancoraggio, ma spesso è difficile da reperire perché ricoperto dalla neve, sarà quindi opportuno predisporre un corpo morto sulla neve. Raggiunto il ghiacciaio superiore teniamo la sinistra puntando all’evidente forcella del ghiacciaio, la attraversiamo e torniamo nel vallone delle Giazere ricongiungendoci con la discesa diretta lungo la variante Arnaldi. Ora se le condizioni della copertura nevosa lo permettono ci teniamo a destra vicino alle pareti del Lastron de Pian dei Arboi e infine lungo una lingua di valanga scendiamo fino a giungere nei pressi di Capanna degli Alpini. Oppure dal ballon de le Giazere con un traverso verso sinistra passando sotto al Canalone Oppel ritorniamo al rifugio Galassi e da qui scegliamo se scendere verso il Rif. Scotter passando per forcella Piccola oppure verso la Val d’Otten lungo il sent. 255.

Canale Oppel
Dislivello: 650m
Difficoltà: AI4, 85°, TD
Partenza: Capanna degli Alpini 1400m (Val d’Oten)
Esposizione: Nord-est (Est fino al Rifugio Galassi)
Periodo: Aprile-Maggio
Materiale: Normale dotazione Alpinistica, 4-5 di viti da ghiaccio, qualche friend medio e out, eventualmente chiodi e martello e un paio di fittoni.
Descrizione: Come per il Canale Menini si giunge al rifugio Galassi. Da qui si segue a grandi linee il sentiero 250 in direzione Sud aggirando lo sperone roccioso che incombe sul rifugio, entrando nel vallone delle Giazere. Qui si punta alla prima conoide sulla destra che scende dall’inconfondibile canale Oppel, si supera la crepacciata termilnale (non sempre agevole) e si segue il canale su pendenza sostenuta (60° – 65°, prevalentemente su neve), superando numerosi risalti ghiacciati, più ripidi, in sequenza. Questi variano in numero e altezza in funzione delle condizioni d’innevamento.

Circa a metá del canale si incontra una strettoia che forma un camino, lo si scala lungo una ripida colata di ghiaccio sulla parete di destra (AI4 delicato, se non formata la colata si puó scalare il fondo del camino, difficile da proteggere a causa della roccia molto compatta e levigata, con uscita da un buco sotto un masso incastrato). Da qui il canale si allarga e si sale su pendenze inferiori (60º) fino all’uscita nei pressi del punto in cui sorgeva l’ex biv. Cosi (3110 m). Da qui proseguire in cresta verso sinistra come per la via Normale, fino alla cima dell’Antelao 3264m
