Era passato quasi un anno da quando avevo visto Federica Mingolla l’ultima volta in Marmolada, quella volta però abbiamo fatto due vie differenti, io Tempi Moderni e lei la prima prima ripetizione femminile del Pesce. Poi due settimane fa mi arriva una sua telefonata nella quale mi domanda se ero libero per scalare, lei era appena tornata dal Pakistan, e io appena superato l’ultimo esame per diventare Asp. Guida Alpina, alla fine eravamo entrambi liberi.
Tra le tante vie che sognavamo di scalare abbiamo scelto Chimera Verticale, Fede voleva andare in Civetta dove non aveva ancora mai scalato, ed io erano almeno 5 anni che sognavo questa linea. Ricordo quando, con Alessio Nardellotto, avevamo salito la vicina Aste-Susatti vedendo la forte cordata Geremia-Migliorini impegnata in una delle prime ripetizioni di questa via, da allora ho sempre desiderato mettere le mani su quelle prese.
Lunedì pomeriggio io e Fede partiamo da Auronzo alla volta di Malga Vescovà da dove con un’oretta di cammino si arriva al Rifugio Coldai, sono le 18, quindi per ingannare il tempo andiamo fino al meraviglioso Lago omonimo da dove si riesce già a vedere la parete, scattiamo due foto al lago visto che il giorno successivo quando passeremo di qua sarà ancora notte.
A cena incontro la fortissima guida gardenese Adam Holzknecht che ha già salito Chimera, ad eccezione delle ultime 4 lunghezze uscendo dalla parete per la vicina Aste, lui il giorno successivo salirà con un cliente l’Aldrich-Faè alla nostra sinistra, così facciamo due parole e mi da qualche consiglio per l’indomani.
La sveglia suona alle 4:00, per fortuna il rifugista si è ricordato di noi e ci ha preparato una buona colazione, così poco prima delle 5:00, sotto un cielo stellato, ci incamminiamo verso l’attacco della nostra via, dove arriviamo con le prime luci dell’alba come avevo calcolato. Meglio salire i 300mt di zoccolo, che precedono la parete vera e propria, con la luce del giorno, la roccia non è proprio solidissima anche se le difficoltà non sono mai oltre il 3°grado.
Alle 7:00 arriviamo alla prima sosta della via in comune con Aste e Andrich caratterizzata da un chiodo con anello. Qui ci leghiamo e vediamo che Adam ci sta raggiungendo nonostante sia partito mezz’ora dopo di noi e abbia salito lo zoccolo in corda corta con un cliente, quell’uomo è una macchina.
Io salgo i primi 8 tiri della via, fino al VII+, belle fessure e diedri alternati a tratti di placca stupenda. Tutto fila liscio a parte una sosta su due chiodi che quando provo a caricare collassa e resto appeso su di un solo chiodo, per fortuna avevo perso un secondo in più a regolare bene la sosta così il chiodo rimasto non è saltato! Ora la sosta è sistema bene, con un chiodo nuovo e sicuro, ad ogni modo meglio accorciare il 4° tiro e fermarsi a fare sosta dopo 35m su una buona clessidra.
Arrivati sotto il tiro chiave della via IX, cedo volentieri il comando a Fede. Vederla scalare è un piacere, sempre elegante anche quando pure lei fa fatica, combatte un po’ per uscire dallo strapiombo ma non molla e arriva in sosta. Il tiro successivo è un altro bel siluro, lo danno VIII+, ma ne io ne lei l’abbiamo trovato più facile del precedente, anche qui Fede non molla e sale il tiro a vista.

Dopo un tiro di VII+ arriviamo al 12° dove si sale un diedro per una ventina di metri, dopo si attraversa a sinistra in orizzontale per 7-8m, il traverso non è durissimo sarà VII+ ma molto psicologico perché improteggibile e in caso di caduta ci si schianta sulla faccia del diedro appena salito. Ma su questo tiro arriva finalmente il sole che rende tutto più bello, anche il traverso 😉
Il 13° è un capolavoro di intuito verso sinistra su roccia delicata fino ad un diedro molto aperto su roccia compattissima che non è per nulla banale.
A questo punto l’uscita dalla parete è logica anche se non sembra possibile che la fessura diedro strapiombante, del 14° tiro, che finisce contro cielo, sia solo VIII, ma con una buona dose di resistenza si sale tutta e ci si protegge anche bene con i friend.
L’ultimo tiro è un buon defaticamento su roccia delicata.
E poi finalmente siamo in cima a punta Civetta dopo un stupenda giornata sulla Nord-Ovest che avventura.
Siamo riusciti a salire a vista tutta la via, anche se il merito va a Fede che si è sparata tutti i tiri duri 💪🏻